Manifestazione del 26 Settembre

Questo blog sostiene la manifestazione del 26 Settembre indetta da Paolo Borsellino per chiedere la verità sulla stagione stragista del '92-'93. Per collaborare nella promozione di questa manifestazione seguite il link sotto.
http://agenderosse.wordpress.com/banner/
I crimini del Berlusconismo
Negli ultimi giorni l'attesa del nuovo giornale di Marco Travaglio e Antonio Padellaro,
il Fatto Quotidiano , è stata "ravvivata" dall'annuncio che anche
Luca Telese collaborerà alla nuova testata, smettendo così di scrivere su "Il Giornale".Apriti cielo. Invettive, proteste, cori unanimi di sdegno contro il servo, il traditore, il fascista e epiteti peggiori che trovate sui commenti al post linkato sopra (e nei successivi).
Un commento mi ha particolarmente colpito: un lettore ha scritto una cosa tipo: "Io mi aspetto che il Fatto Quotidiano sia un giornale che fa dell'antiberlusconismo duro e senza compromessi la propria bandiera".
Già certo, proprio quello che serve.
Nel 1974 Indro Montanelli fondò "Il Giornale", testata che per molti anni, come sappiamo, fu ben diversa da quella che è oggi. Lasciava la sua posizione di storico collaboratore del Corsera per ... già perchè? Per fondare un giornale che faceva dell'anticomunismo duro e senza compromessi la bandiera? Non credo proprio. In nuce io credo che allora si presentò una situazione del tutto analoga a quella moderna. Con la sostanziale differenza che ad appestare il viver civile allora era la situazione internazionale, con la rivoluzione culturale cinese che dilagava tra di noi producendo i suoi ottimi figli come Lotta Continua e derivati. Creando poi dissaffezione delle istituzioni, al viver civile, disordini, da ultimo il terrorismo. Ma Montanelli diceva cose molto chiare nella sua dichiarazione d'intenti, nel primo editoriale de "Il Giornale Nuovo": che ce l'aveva con il "tradimento della borghesia", con la società civile che non sapeva resistere ai disordinati stimoli del "nuovo". Considerava la colpa di molti guai italici di allora nell'inadeguatezza della sua classe dirigente, non negli influssi nefasti del'est.
Tali difetti rimasero oltre il comunismo, altrimenti "Il giornale" avrebbe chiuso nell''89 (al contrario di qualcuno che con l'anticomunismo iniziò lì ...). Per meglio dire: correttamente la voce che il giornale voleva rappresentare aveva senso di essere ancora, naturalmente... come del resto lo avrebbe oggi. Lo avrebbe ...
Ma cosa succede oggi in Italia? Succede che un progressivo fenomeno di disgregazione della società civile ha trovato in Silvio Berlusconi il suo massimo campione, il quale ha convinto gli italiani che farsi i c***i propri è possibile e anche giusto come stile di governo. Ma il problema non è solo Berlusconi. E' proprio la società che manca. Berlusconi avrebbe avuto la vita molto molto più difficile se non impossibile in un paese più maturo civilmente e con un senso dello Stato più profondo. Banalmente, il giorno della sua candidatura, qualcuno gli avrebbe ricordato che come concessionario di licenze pubbliche non era eleggibile. Fine della storia. Andatelo a dire ai vari Occhetto, Violante, D'alema e Bertinotti, i veri campioni dell'"Antiberlusconismo senza compromessi".
Come ho detto più volte, questo paese non ha bisogno solo di una rinascita della sinistra per superare il Berlusconismo. Servirebbe una rinascita del centro e della destra, uno scatto di orgoglio di tutti i partiti che non possono svendere TUTTA la loro dignità agli interessi dei soliti capibastone (e qui la domanda... l'Italia dei Valori può salvarsi nel lungo da questa trista sorte che ha coinvolto tutti gli altri? ... ). Una rinascita della società civile, dell'opinione pubblica come spesso invocato da Oliviero Beha.
Ecco cosa servirebbe. E soprattutto, cosa può fare per l'Italia "Il Fatto quotidiano". Diffondere notizie e voci altrimenti soffocate. Il contributo di Telese è perciò valido come quello di chiunque abbia buoni articoli da scrivere, notizie da rivelare, opinioni da diffondere. Si è detto che c'è il rischio di un giornale "privatizzato" da IdV e dalla magistratura. Ho fiducia tuttavia nel team della redazione perchè questo rimanga una pia illusione dei suoi detrattori. Il "non faremo sconti a nessuno" di Padellaro a Di pietro alla notte bianca anti-bavaglio dl 9 luglio ne è un buon indice. In merito alle critiche alla magistratura, evito anche di commentare va. Ma solo i fatti confermerenno o meno in toto questa mia opinione definitivamente. Io sono ottimista.
PS: nel blog di Padellaro la
recensione del suo libro "Io gioco pulito", davvero illuminante di come sia crollata la considerazione della libera stampa in via Solferino ...
Finchè c'è lotta c'è speranza
Questa la frase con cui Paolo Flores d'Arcais ha chiuso il suo intervento al circolo Alpheus di Roma durante la notte "
No-Bavaglio" dell'8 luglio.
Ieri ho aderito al sacrosanto sciopero dei bloggers contro il farsesco "diritto di rettifica". Oggi mi pare il caso di ricominciare a scrivere. Anche solo poche righe: ora che è passato il G8, ora che la fase davvero calda dello scandalo "Puttanopoli" sta scemando, a che punto siamo? La risposta è che siamo sempre nella stessa Italietta chiaccherona a opportunista di prima. Dove il padrone ne ha passate tante ma, suvvia, è sempre in sella. E te credo: fino a che non lo schiodano a forza sappiamo bene che non se ne andrà.
Abbiamo visto le menzogne sul terremoto, la farsa dei "grandi" (in che senso?) in Abruzzo, il ritorno al nucleare, il ddl (anti) intercettazioni passato con 20 voti dell'opposizione (sul voto di fiducia...).
In realtà nonostante tutti i piagnistei mr.B, al secolo il cavalier Silvio Berlusconi, come ho appena detto è più in sella che mai. Ma per un motivo ben preciso: che non c'è nessun contropotere che VOGLIA fermarlo. Napolitano, lo sappiamo che ha un lavoro difficile difficile, rilancia i proclami al "clima più civile". Ho letto poco fa su Micromega che anche Debora Serracchiani dice che ce n'è bisogno, anche in trasmissioni come Annozero dove "si fa a gara a urlarsi sopra". Mi dispiace. Ma queste sono fregnacce di prima qualità: ad Annozero gli unici che urlano sono Ghedini, Castelli e amici, non certo i vari Stille, Innocenzi, ma neppure Bersani o Franceschini per esser chiari, e neanche (e diciamolo) Travaglio o Santoro, se non sporadicamente e quando anche San francesco non ce la farebbe più (mettetevi nei loro panni e domandatevi cosa fareste voi). Ma qualcuno le guarda le puntate di questo programma prima di criticarlo? E lo stesso vale per tutto il "panorama politico" (notiziari, stampa, altri talk show, incontri vari). E' solo una parte che avrebbe bisogno di decenza. Non prendiamoci in giro.
I contropoteri sono quindi storpi o svogliati, nonostante tutto. Repubblica ha fatto un lodevole servizio picchiando sugli scandali porno del presidente, ma SOLO quello. Per ciò che succede in Italia ci vorrebbe molto di più. Regaliamo a Mauro le annate complete 2006 e 2007 de "Il Giornale", anche se erano piene di balle, o almeno di Panorama?
Dal PD, buio totale, come e peggio che con Veltroni. Grillo è stato cannoneggiato neanche fosse l'Anticristo ( e si sapeva) ma anche Marino, per solo aver commentato decentemente la vicenda Bianchini, è attaccato come un eretico (
vedi qui ) . L'effetto campagna elettorale per le Europee è finito.
Ma sapete perchè faccio questo lungo discoros? Molto semplice. Perchè con dei contropoteri normali e una tv appena appena, neanche tanto, più decente, Berlusconi crollerebbe di schianto. Ci ricordiamo il clima che c'è stato in Italia tra le elezioni 2008 e un paio di mesi prima delle elezioni europee 2009: battaglia politica ZERO, le uniche polemiche erano legate alle uscite di Di Pietro. 2 mesi di Puttanopoli, tacendo le cose più imbarazzanti, hanno ricacciato indietro il PDL di 3 punti.
E allora stiamo ancora a chiederci se valga o no la pena di crederci?
Perchè c'è anche altro. Io non sogno un mondo fantastico, basterebbe l'Italia di pochi anni fa per ritrovare un minimo di decenza. I socialisti Craxiani urlavano al complotto contro Mani Pulite ma sapevano che dovevano dimettersi, come fece ad esempio Martelli, per non essere linciati. Dopo Martelli, un altro ministro della Giustizia è stato indagato. Clemente Mastella. Sembra aver vinto, perchè ora ha il suo comodo scranno a Strasburgo. Eppure il suo "avversario" (ma solo per i giornali) De Magistris, lo ha bruciato alla grande nelle preferenze e ora è anche lui a Strasburgo. E vedremo come andrà.
Pochi anni fa lo stesso Mr.B., a seguito di questo
articolo sarebbe stato costretto a ritirarsi. Oggi no, anzi la vicenda Ciancimino gode di molto poco spazio rispetto a quanto merita. Possibile? In Italia, quando c'è di mezzo la mafia, tutto è possibile. Ma non disperiamo: bisogna crederci, ce n'è sempre più bisogno. La lotta non è finita.
E finchè c'è lotta c'è speranza.
In Italia, una politica "vecchia" vuole impedire la libertà
d'informazione attraverso giornali, siti internet e blog. Con leggi ad
personam come il DDL Alfano che sono un attacco alla democrazia.
Il blog "Il Malfattore" aderisce alla giornata di silenzio per la libertà d'informazione on line.
Appello per chiedere le dimissioni del premier Silvio Berlusconi
Condivido dal sito del "Circolo politico verità e democrazia". La mobilitazione nasce da Facebook ma sperabilmente si estenderà oltre.
http://veritaedemocrazia.blogspot.com/2009/05/appello-dei-gruppi-riuniti-di-facebook.html
In Nome del Popolo Italiano,
il Tribunale di Milano, ha condannato l'avv. Mills
a 4 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari!
Dal testo della sentenza si evince che David Mills:
"... ha certamente agito da falso
testimone, da un lato, per consentire a Silvio Berlusconi ed al Gruppo
Fininvest l’impunità dalle accuse o, almeno, il mantenimento degli ingenti
profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e
finanziarie illecite compiute sino a quella data..."
Da
questo processo e dalle conseguenti responsabilità, Silvio Berlusconi
ha ottenuto l'impunità attraverso il Lodo Alfano (L. 124/08), che
consente alle quattro più alte cariche dello Stato di ottenere la
sospensione dai processi penali pendenti e futuri, nonostante il
dettame inderogabile contenuto nell'art. 3 della Costituzione Italiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
In
attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla costituzionalità
della L. 124/08, il colpevole coinvolgimento del Presidente Silvio
Berlusconi in questa vicenda, così come palesato dagli atti processuali
e dalla sentenza, unito alle violente invettive contro la Magistratura,
potere fondamentale ed autonomo della nostra Repubblica, rende la
prosecuzione del mandato istituzionale di questi, in forte contrasto
con ogni regola etica e morale di uno Stato di Diritto, costringendo
l'Italia ad un corto circuito politico-giudiziario che nega in radice
la natura democratica del Governo e la stessa forma Repubblicana dello
Stato, stante l'uso privato che l'attuale Presidente del Consiglio, con
inaccettabile arroganza, si ostina a fare dei suoi poteri di Capo del
Governo e dello stesso Parlamento volgarmente asservito alla sua
pretesa personale impunità.
Riteniamo importante ricordare che
questa sentenza ne segue altre (queste definitive e non più
appellabili) che hanno visto persone alle dipendenze di Silvio
Berlusconi condannate per reati vari, prevalentemente a beneficio dello
stesso o delle sue aziende (oltre a Mills, Cesare Previti, Salvatore
Sciascia, Massimo Maria Berruti, Vittorio Mangano, Marcello Dell'Utri)
e che a dimostrazione della contiguità del Presidente Berlusconi o
siedono tra le sue fila parlamentari o sono state da egli elevate
all'altare degli eroi.
Sia l'uno che l'altro caso sono indegni di un Presidente del Consiglio.
Con questo appello,
noi cittadini italiani onesti, rispettosi della Costituzione e delle leggi della Repubblica Italiana, fermamente convinti che
la politica debba essere fatta con le mani pulite,
chiediamo
l'aiuto
di tutta la società civile, di tutta la stampa e di tutte le forze
politiche che non vogliano considerarsi complici, affinché aderiscano,
in superamento di ogni divisione, al nostro appello e diano vita ad una
grande manifestazione nazionale per chiedere le
DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI
art. 54 della Costituzione Italiana:
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di
osservare la Costituzione e le leggi.
I
cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di
adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi
stabiliti dalla legge.
Simonetta Colucci, Kristel Kaaber,
Barbara Gasbarrini, Maurizio Zaffarano, Giovanni Di Blasi (per
Mobilitazione Nazionale per chiedere le dimissioni di
Berlusconi, 105.084 membri)
Alessandro Lombradi (per MILLS CORROTTO,DIMISSIONI ORA! SIT-IN PROMOSSO DAI GIOVANI IDV, 654 membri)
Francesco Colli e Francesco Vescovi (per Condanna Mills: chiediamo le dimissioni di Berlusconi!', 5.234 aderenti)
Susanna Ambivero (per "Berlusconi non è il mio presidente", 47.300 iscritti)
Antonio Gambino e Falena Lella (per "Riprendiamoci l'Italia, l'Italia ai cittadini italiani!!!", 166 membri)
Ruggiero Lauria (per "Lui ha le televisioni, noi abbiamo Internet" ,705 iscritti)
Michele Molisso (per "Sorry Barack for our prime minister.. Obama scusa, Berlusconi è un coglione", 147.388 membri)
Tay Perassolo e Fabrizio Pizzolato (per "Lettori di Voglioscendere.it su FB", 388 iscritti)
Francis Maya (per "Troviamo 100.000 persone che pensano : Il "Nano" non è il mio Presidente!", 15.448 membri)
Deborah Carta (per "Manifestazione nazionale: Berlusconi si dimetta!", 3.375 membri)
Antonio Barbagallo (per "NO, WE CAN'T", 1.093 membri)
Emilio
Alessio Loiacono (per "Berlusconi ha le tv ma noi abbiamo la rete"
9.400 membri, "Mills condannato e Berlusconi?? fatti condannare
buffone" 1.500 membri, "Io non voterò MAI per Berlusconi" 650 membri,
"BERLUSCONI MI FAI SCHIFO" 220 membri )
Giuseppina Giacco (per "La Sinistra di Facebook", 1.588 membri)
Nicola Massimo Tedeschi (per "Denunciamo Borghezio al Tribunale Europeo dei Diritti dell'Uomo", 2542 membri)
Sergio Sperotto (per "DRIIIIN E' suonata!. Per i politici è finito l'intervallo", 271 membri)
Emanuela Bonaga
(per "NESSUNO tocchi Saviano", 110.358 membri)
Claudio Ieva
(per MILLS - BERLUSCONI 2.000.000 DI UTENTI: 1° MINISTRO, SI FACCIA PROCESSARE!, 1294 membri)
Giuseppe Cuoco
(per, DI PIETRO HA RAGIONE!!!BERLUSCONI...HAI ROTTO IL CAZZO!!!, 857 membri)
nota bene:
Alcuni membri possono essere presenti in più gruppi contemporaneamente
Potete firmare al seguente link. Invito a diffondere l'iniziativa.
http://www.firmiamo.it/berlusconisidimetta
Un'altra mail affettuosa ...
Successivamente alle mail pubblicate nel post "
"Un affettuoso scambio di mail" ho nuovamente scritto all'avvocato Ansalone, ovviamente mediante la mail pubblica del Senato dell'on. Rutelli.
A oggi non ho avuto risposta. Centra forse il fatto che nel frattempo Genchi è stato scagionato? Non si sa. Per chi ha un pò di pazienza, ecco la nuova lettera.
From: fabrizio pizzolato
To: rutelli_f@posta.senato.it
Subject: RE: Rif: Un commento alla sospensione di Genchi
Date: Mon, 30 Mar 2009 09:18:30 +0200
Caro Ansalone, vediamo di chiarire qualche concetto.
Ho usato il
termine "delinquente". Delinquente è colui che commette "delitti". Cosa
sono i delitti? Atti che infrangono le leggi? Sicuramente. Ma
nell'accezione comune, delittuoso è anche il comportamente di chi si
rende responsabile di un atto odioso. Se in un incidente stradale
muoiono delle persone, i parenti delle vittime riterranno un
delinquente il conducente dell'altra auto, sia che questi fosse in
evidente colpa (avesse bevuto o guidasse in modo irresponsabile) sia
che così non sia, ma sia vittima di una distrazione, un disguido
tecnico eccettera. Per questo potrebbe venire processato e magari
assolto, o condannato a una lieve sanzione, per delle valide ragioni.
Ma nessuno si sognerà mai di negare il diritto ai parenti delle vittime
il diritto di rivolgerglisi contro a male parole. Anche se magari al
posto della parola "delinquente" sarebbe più corretto usare termini
come "distratto" o "avventato".
Forse da un esempio che nulla
centra col caso in esame ci avviamo verso una spiegazione. Va da se che
il termine che ho usato non sottointende che il suo cliente abbia
rapinato banche o si sia messo a sparare all'impazzata in mezzo a una
strada. Anzi. Anzi, magari avrei potuto usare il termine "distratto" o
"avventato" per definire il suo comportamento. Come mai non li uso?
Forse perchè mi sembra che su Genchi le notizie si sprechino, e avolte
pare proprio che si stia cercando di "ucciderlo" mediaticamente. Tant'è
che nelle ultime settimane svariate volte lo stesso Genchi ha
pubbblicato interventi sul suo blog, volti a chiarire accuse che gli
venivano mosse. Sulle quali accuse a lungo si potrebbe
discutere. E a lungo si discuterà. Se mi si permette una personale
osservazione "tecnica", perlopiù ignorata nei quotidiani dibattiti,
posso ricordare che tutte le grandi società di telecomunicazioni,
telefoniche e non, italiane e estere, hanno svariate centinaia di
tecnici infomatici e delle telecomunicazioni che si occupano di gestire
quantità enormi di dati ogni giorno. Quanto siano enormi queste
quantità di dati, in un paese come il nostro con un'altissima
concentrazione di telefoni cellulari, per non parlare del resto,
basterebbe abbondantemente a giustificare certe cifre iperboliche
spacciate per "enormità" (in tutti i sensi) dai giornali. A valle di
queste andrebbero poste le osservazioni su di cosa si occupasse nello
specifico Genchi (incrocio di tabulati telefonici) e tutto il resto,
che non è poco. Ma, mi permetta, tralasciamo e veniamo al punto.
Parlo
di "suoi amici" (del suo cliente) nella mia prima missiva. Nella
risposta lei tira in ballo Saladino, dicendo che "non è amico di
Rutelli" (e lo posso credere) mentre con lui "
sono stati in contatto ripetuto esponenti politici come Di Pietro" (e lo credo).
Tuttavia:
contatti tra il suo cliente e Saladino sono stati a più riprese citati
dalla stampa, ad esempio il Corriere della Sera del 5/12/2008 ("Saladino,
spunta l'agenda con i nomi dei politici"). Mi risulta che il suo
cliente abbia smentito (anche nella sua lettera lei lo ribadisce, anche
se aggiunge "non è amico di", che non è proprio lo stesso ...). Mi sta
bene, ma allora perchè Di Pietro, anche lui (lo scrive lei) in contatto
con Saladino, candida De Magistris autore delle inchieste, che ha
sempre difeso l'integrità delle inchieste medesime? Vuole
sottointendere che ha la coscienza sporca e vuole "ripulirsi"? Mah.
Sarebbe il caso di riprendere quelle carte frettolosamente archiviate
(l'inchiesta Why Not) e passarle al setaccio. Si sta già facendo,
speriamo di avere piena e completa chiarezza su tutto. E anche presto.
Ma
anche supponendo che Saladino (che ha citato lei) non abbia mai sentito
il suo cliente, (potrebbe essere, per un errore negli accertamenti ad
esempio), i conti ancora non tornano. Quando l'inchiesta entrò nel vivo
(tra metà e fine 2007), numerosi furono i politici coinvolti. Di centro
sinistra e non solo. Torni all'articolo precedente per esempio, oppure
consulti il libro "Il caso De Magistris" di Massari e conti nelle note
quante volte è ripetuta la frase "per il soggetto in esame vale la
presunzione di innocenza" (saranno almeno un centinaio; curioso vero?).
Il suo assistito era vice premier allora. Non ne sapeva nulla? Non ne
conosceva nessuno? Mi pare strano. Può essere, ma il dubbio è
legittimo.
Ancora, dalla sua lettera: Rutelli "
è parte
offesa e dunque ha già intrapreso azioni giudiziarie a tutela della sua
onorabilità". Questo, mi scusi, ma esclude totalmente che sia davvero
"parte terza" nelle vicende; per quanto le sue ragioni possano essere
ottime, è lei stesso a riferirmi che ha un interesse in ballo.
Un'ulteriore
osservazione: scrissi che il suo cliente da l'impressione di "fregarsi
lo stipendio" eccettera eccettera. Tale livorosa espressione discende
direttamente dall'impressione che la sua attività al Copasir non sia
veramente "terza", e posso anche ritirarla. Va da se che
un'impressione, in quanto tale, possa essere sbagliata. Ma mi permetta
qualche domanda: perchè quando si parla di Copasir vengono subito in
mente i titoli dei giornali in merito al caso Genchi? Perchè solo
questa parte della sua attività è nota? Se davvero l'attività di Genchi
(e De Magistris?) era destabilizzante per l'ordinamento democratico, da
chi erano sostenuti? Per quali fini? Possibile che in tal senso non ci
sia uno straccio di idea, ma si continui a rimestare le questioni
(importantissime per carità) delle irregolarità nella loro attività,
che tuttavia da sole non sono assolutamente destabilizzanti di nulla?
Mi chiarisca le idee se possibile.
Infine,
caro Ansalone, al contrario di quanto lei scrive non me ne frega nulla
del fatto che De Magistris e Genchi siano prosciolti. Per quanto io
possa parteggiare per loro, come in qualunque inchiesta l'unica cosa
che mi auguro è che siano accertati i fatti e i giudici possano, nelle
motivazioni delle loro sentenze, essere quanto più chiari e documentati
possibile.
Mi faccia cortesemente sapere cosa ne pensa di questa
risposta dal punto di vista del suo simpatico "ne risponderà nelle sedi
opportune". Passare il sabato a preparare la mia difesa mi fa un pò
sorridere, visto che è la stessa cosa che il nostro povero premier
(povero metaforicamente, preciso) ha dovuto fare (parole sue) per tanti
anni, per difendersi dalle famigerate "toghe rosse".
cordiali saluti
Fabrizio Pizzolato
PS: le segnalo una svista del suo assistito; nel suo blog http://www.francescorutelli.it/, pubblica una lettera inviata a "L'unità" il 4/2/2009. Si è dimenticato di aggiungere la risposta. Eccola:
http://archivio.unita.it/v2/gol/viewer.asp?pag=37&G=04&M=02&A=2009&foliazione=47&startpag=0&sezione=naz
Un affettuoso scambio di mail
Lunedì scorso Gioacchino Genchi, consulente tecnico in materia di intercettazioni di numerose procure, relativamente a indagini di mafia, corruzione e numerosi altri reati, è stato sospeso dalla Polizia di Stato di cui era membro in aspettativa, con motivazioni assai dubbie.
Il sottoscritto ha pensato di inviare una mail per avere chiarimenti a Francesco Rutelli, direttore del Copasir, il comitato di controllo parlamentare sui servizi telematici, che tra l'altro risulterebbe da alcune perizie in contatto con Antonio Saladino, coinvolto nelle inchieste di Catanzaro "stoppate" l'anno scorso da Mastella e dal csm. (Rutelli ovviamente nega i contatti).
Ecco il risultato. Sopra la risposta ottenuta (dalla mail pubblica del senato di Rutelli, notate) e sotto il mio messaggio originale. Buona lettura.
Gentile Signor Pizzolato,
le sue fonti di informazione sono purtroppo sbagliate e la inducono a dire cose false.
1. Il comportamento istituzionale di Rutelli è stato ineccepibile. Provi a documentare un solo atto non corretto.
2.
Rutelli non ha alcun conflitto di interessi. Non è mai stato indagato
in nessuna inchiesta riferibile alle vicende che lei richiama.
3. Al contrario: è parte offesa e dunque ha già intrapreso azioni giudiziarie a tutela della sua onorabilità.
4.
Rutelli non è amico di alcun indagato. La stampa ha riportato che con
il Saladino - se a lui si riferisce - sono stati in contatto ripetuto
esponenti politici come Di Pietro. Niente di male, per chi è garantista.
5.
Di fronte a diverse Procure della Repubblica, oggi, sono sotto
inchiesta sia il dr. De Magistris sia il dr. Genchi. Per il bene del
Paese, mi auguro sinceramente che siano prosciolti.
In conclusione, ritiri gli insulti e le diffamazioni contro Rutelli. Altrimenti, ne risponderà nelle sedi appropriate.
Cordiali saluti
Avv. Gianluca Ansalone
mail originale:
Per: <rutelli_f@posta.senato.it>
Da: fabrizio pizzolato <...>
Data: 23/03/2009 23.07
Oggetto: Un commento alla sospensione di Genchi
Onorevole
Rutelli, apprendo in questi istanti che Gioacchino Genchi, consulente
tecnico per le indagini di svariate procure d'Italia, è stato sospeso
dalla polizia di Stato.
Non ho dubbi sul fatto che lei non
centri nulla. Almeno con la sospensione. Vorrei tuttavia farle presente
che il modo DELINQUENZIALE con cui lei conduce il Copasir, in
particolare contro onesti servitori dello Stato come Genchi, la cui
colpa peggiore ad ora emersa è di aver indagato su SUOI AMICI, non è
sconosciuto a noi cittadini. E questo sebbene gli organi di
comunicazione di regime coprano le sue malefatte, sebbene lei di tale
regime sia un supposto (molto supposto) oppositore.
Bene,
sappia che farò di tutto per diffondere tutti i FATTI relativi a tale
vicenda, ivi compreso il fatto che lei INFANGA il nome del PD con la
sua condotta, anche solo per il fatto di ignorare di essere in palese
conflitto di interessi. Peggio: oltre a questo, misteriosamente, pare
che lei usi il Copasir proprio per i suoi interessi, FREGANDOSENE dei
cittadini stessi che le pagano lo stipendio.
Siccome ora sarà
offeso, se ha un minimo di dignità dovrebbe AGIRE perchè siano chiariti
i fatti, e i dubbi sulla sua condotta spariti, anzichè rispondermi in
modo permaloso come pensa di fare. Si dia una svegliata!
saluti
Fabrizio Pizzolato
Un nuovo leader per il centro sinistra: Jose Mourinho
Voglio sottoporvi una piccola
riflessione che sorge spontanea a chi come me, segue calcio e politica
contemporaneamente.
Alle ultime elezioni votai PD. Alle prossime quasi sicuramente no.
Numerose e diverse sono le critiche che vengono mosse a questo partito,
ma la cosa che principalmente da fastidio, anche più dell'inciucismo
ultra-schietto (pochi giorni fa, ricordiamolo, Ignazio Marino veniva
"sostituito" alla commissione Sanità dove si apprestava a difendere un
dsegno di legge sensato sul testamento biologico; Cosentino siede
tranquillo al suo posto di sottosegretario e sappiamo come ... ecc.
ecc.ecc.) è l'impressione che ognuno vada molto più che esplicitamente
per i cazzi suoi. C'è la Binetti, c'è Rutelli che
chiacchera con Saladino, c'è D'alema e il suo sgherro Latorre. Poi ci
sono i Colombo e Marino, ma anche molti altri, che fanno bene il loro
lavoro.
Cambio di scena. Per chi legge oggi, le ultime sull'Internazionale F.C.
riguardano il sofferto 0-0 nell'andata degli ottavi di Champions League
con il Manchester. Ma torniamo a qualche giorno fa. Se il monopolio
televisivo Raiset è un fatto, e in fatto di programmi d'attualità
Santoro è visto più o meno come il mostro di Firenze da chi è al
comando in Rai(set) attualmente (e peggio in futuro) nel calcio il
duopolio informativo Juve-Milan è senza confronti. Una settimana fa si
è dibattuto all'infinto sul gol di Adriano nel derby. Fallo? No?
Tecnicamente, il problema è che nel calcio si ammette l'arbitrio nelle
decisioni sui falli di mano. Non è fallo colpire col braccio: è fallo
farlo volontariamente. Il giudice sportivo ha graziato Adriano per
questo, osservando il goffo tentativo di colpo di testa (a occhi
chiusi) del brasiliano. Chiunque può pensare che il gesto del braccio
fosse innaturale, il braccio stesso troppo largo ecc. ecc. Ma è un
fatto che nelle regole del calcio, come in altri sport, si lascia
all'arbitro la valutazione di certi particolari. Il che non crea
problemi in altri sport più civili (come il rugby ... ).
In Italia invece, all'approssimarsi del processo a Moggi, tutto fa
brodo per invocarne l'assoluzione (e, incidentalmente, infangare i
giudici che lo processano: come se il volume di intercettazioni uscite
non parlasse più di qualunque condanna penale). Notate iome
fenomeni analoghi accadono nel mondo dello sport e della politica. E'
quasi naturale che sia così: potere e denaro in Italia sono sempre
apparentati (troppo) strettamente e portano a logiche analoghe.
Torniamo a noi. Mentre nell'agone politico, dopo le dimissioni di
Veltroni (demenzialmente respinte dal consiglio direttivo PD ... come a
dire noi ti scanniamo giorno dopo giorno, ma resta: è il nostro unico
passatempo ...) entra in campo l'ormai già celebre "vice disastro"
Franceschini.
Chissà se Franceschini segue il calcio. Si
sarebbe accorto che le tv e i giornali processano Adriano per il gol di
braccio, ma non Inzaghi che abbatte un difensore prima del gol di
Seedorf domenica. Da buon leader PD, direbbe: a criticare questi
giornali si rischia l'accusa di "antimilanismo": lasciam perdere. Poi,
forse per sbaglio, potrebbe aver sentito parlare Mourinho lunedì. E
avrebbe pensato: povero, anche lui ha tutta la stampa contro. Meglio
non parli di arbitri, lo accuserebbero di "antimilanismo".
E poi? E poi sarebbe rimasto incuriosito da una serie di misteriose
dichiarazioni del tecnico nerazzurro. Che per inciso di chi scrive, che
come molti sapranno è un fedelissimo nerazzurro dai tempi di Rumenigge
(per questioni anagrafiche ovviamente), è tutto meno che perfetto, le
cose migliori ultimamente le fa con la squadra dell'anno passato alla
faccia della campagna acquisti dettata nome per nome. Le cose curiose
sono le seguenti: dell'Inter parla sempre e solo Mourinho. Alcuni
giocatori come il giovane talento Santon hanno il DIVIETO di parlare
con la stampa. Il presidente si fa sentire ovviamente, ma ogni tanto.
Mourinho non ha dubbi su quale sia la sua fazione: anzi, incredibile ma vero, spesso "stira" i ragionamenti per i suoi fini. Come i suoi avversari, chi più chi meno. Notate che nessuno dei suoi avversari è accusato di "anti-interismo" (guarda caso, come nel PDL non esiste l'"antiveltronismo" o balle simili). Cioè Mourinho è fazioso: ma guarda un pò, i fatti gli danno ragione, ha vinto tutti gli scontri diretti meno uno ed è in vetta alla classifica. Cioè parla un sacco, ma poi lavora anche.
A questo punto il nostro nuovo segretario PD potrebbe essere in seria difficoltà. Che atteggiamenti simili siano attesi magari anche da un capo partito? E allora potrebbe tirar fuori l'arma "definitiva" per smontare Mourinho e dimostrare che un vero leader del centro sinistra non può comportarsi così. Cioè chiedere a Mourinho cosa risponde a chi accusa Adriano di aver segnato di braccio nel derby. Se ciancia sulla volontarietà o meno, gli si risponderà che è salottiero e la gente vuole fatti concreti.
Il vero problema è che (come chi segue il calcio sa già) la domanda l'hanno fatta a Mourinho, e anche un sacco di volte. E Mourinho nel rispondere ricorda che i giornalisti sportivi, esattamente come quelli politici (altra analogia) non sono fenomeni: anzi pendono dalle labbra dell'intervistato. E non guardano ai contenuti se non glieli dice l'intevistato medesimo. Quindi cosa risponde?
Risponde: "Ma il gol del Milan all'andata? Il fuorigioco di Kaka?". Panico. Il leader PD segue il servizio e scopre che, imboccati dall'intervistato, i giornalisti (cosiddetti tali) sportivi si ricordano di cosa sta parlando, e vanno a prendere le immagini. Che non risalgono al '52. Ma a sei mesi fa. E dalle immagini non c'è ciancia che tenga: Kaka era infuorigioco sul lancio che poi portò all'azione del gol, con il primo derby della stagione fu perso dall'Inter. E le immagini vanno in onda, e chi segue si domanda: ma perchè di quel fuorigioco si è parlato molto meno del fallo di mano? Mah. Ma se lo domanda.
Al che dubbi terribili potrebbero venire al cosiddetto leader dell'opposizione. Del tipo: opporsi significa anche essere faziosi a volte? Lavorare a volte? Peggio che peggio, opporre fatti alle ciance dell'avversario?
E poi come faccio a dire che non lo faccio per non essere antiberlusconista?
Grazie a chi è arrivato in fondo alla lettura. Era un articolo semiserio. Quanto "semi" e quanto "serio" spero lo diciate voi ...